L’alba di questo giorno,
errante e senza sosta
come una caravella alla deriva
in assenza dei tuoi morbidi capelli
scuri e dei tuoi occhi che,
come una formica intelligente,
con antenne d’istinto mi lambiranno.
Lei passa come un’ape,
ebbra di miele e ronzii
toccando quest’inverno d’ombra,
le regioni remote del mio cuore
costruendo la mia e vieppiù la nostra luce
con la sua bianca energia.
Infine, tutto il mio caos
verrà ricostruito col suo candore-
tutto ubbidirà al vento della vita
e lei, ordinatrice, vorrà essere
la mia colomba.