IL FIORE DELLE SUE PIUME

Lei contempla le movenze rapide

d’un uomo maturo nei prati,

del suo cuore pieno,

del suo corpo colmo di lei.

L’uomo ripensa contrito

alla cantilena dell’infanzia,

a memoria di dissipata giovinezza.

Ora la metà distinta

di questa coppia

risponde ogni alba

all’erba degli alberi.

Di notte come una stella

lei canta nell’aligero,

fuoriesce nell’aurora dall’ombra

il fiore delle sue piume.

Ora vedo sgargiante

una donna priva di veli notturni

dalla corazza senza smagliature-

è forte e inerme

tra le nuvole delle mie palpebre.

Hai tiepidi capelli

corpo fragrante

volgi il capo al sereno.

Quando nella rosea aurora

si leverà il disco del sole

sorriderà nei miei gemiti.

Pubblicato da Marco Galvagni

Poeta, saggista e critico letterario.

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