Attraversai selve, distese,
fiumi e paludi, tutto
il nostro pianeta verde;
poi una dirittura d’argento
scivolò nel vento d’una notte
tagliata come la tua stella errante.
Passerò con la rosa bianca
chino sulla sua nave dorata-
aprirà i suoi sentieri di glicini:
attenderò un cenno d’assenso
per il suo chiarore notturno,
il suo liquido amniotico trasparente.
Uccelli d’alluminio vibrano
fischiando e crepitando-
volgerò alla gioia quando lambirò
i petali dei tuoi occhi oceanici,
scenderò dalle stelle
amando il nostro viaggio felice.
La luce dell’aria é viva
come lapilli di vulcano,
accende ad ogni ora la terra
sebbene l’inverno serri fiumi,
noi ci conosceremo nella magia
quando arderà la vita nella neve.