Battevano le campane della neve
in un dicembre fra i nostri segreti
tu m’infondevi coraggio
con te ogni annata sarà lieta-
l’alito di pesca delle mie labbra
sarà l’avventura d’un elemento primario.
Solo per quest’anno
serberemo la resistenza di giovinezza,
la nudità dell’erba
dei tuoi occhi luminosi-
presto sentirò le tue labbra dischiuse
in tre minuti d’acqua cristallina.
Come roccia e come gallo,
un gallo simile a un incendio d’oggi
è un frullo di colori
la luce folgorante
babele d’antica memoria
per dissipare pene e sonno agitato.
Mi muovo a stento nell’ombra
quanto basta a disegnare il cielo
per raccogliere nidi di piacere,
il lieve tocco delle mani di seta,
nidi di carezze aguzze come la serpe
ciò che basterà per raccogliere baci di velluto.