Se tu emettessi sibili acuti
laddove il mio cuore batte
presso la costa frastagliata
risuonerebbero con un suono di ruote
come acque tumultuose, come sangue
con un crepitio di fiamme che ardono.
Hanno il rumore dei sogni
o dello scalpitio di cavalli
e se soffiassi sul mio cuore
sul limitare della schiuma
sarebbero rintocchi di campane
che m’accenderebbero di stelle.
Facendo notte sul litorale
cadrebbe, in una pioggia a sciame,
il mandorlo fiorito del tuo cuore
e pulserebbe con un ronzio di conchiglia-
tu saresti l’unica perla preziosa
d’un’ostrica colta sul fondale.
Il mare custodisce le sue ombre,
i suoi garofani azzurri
e risuona come una chitarra
con le sue acque blu cobalto
in un beneagurante sprizzare
di schegge di bottiglia.