Donna in un roseto, dolce colomba,
hai anima pura e assetata,
cute maturata come un vigneto
con il vino al centro dell’uva,
donna di sangue selvaggio
immemore in tutti i veli di ruscelli.
Ho da offrirti la luce delle costellazioni
e il sogno d’una vita alata.
T’amo con un turbinio di baci
innalzando la tua statua sopra la pelle,
con ghirlande ebbre di baci,
con papaveri, orzo e avena.
Colma di ferite di lampi passati
te ne stai immobile sul selciato
ora azzurro come un fiume-
sei ape nel mosto che sorride-
tocco i tuoi piedi di velluto
baciando il loro olezzo di mimose.
Ormai da tempo vieni alla mia anima
di bianco vestita, profumata, scendendo
come un cavallo con uno scalpitio di zoccoli-
attendendo un autunno di foglie ingiallite
corriamo a perdifiato per campi odorosi
arrestandoci sotto un fienile, nel pergolato dei baci.