Sei la pianta maggiore
coinvolta nel mio fuoco
bionda con aroma di rugiada.
Stella dalla fronte spianata
il tuo cuore, i tuoi occhi
per me son astri.
Rondini a primavera
veleggeranno nel cielo
in un gruzzolo di luce,
diafani l’acqua, le terre,
gli anelli di frescura
nell’azzurra salubrità dell’aria.
C’è un vento d’uragano,
uragano di future passioni-
ci proietta nella brezza
che s’accende in steli di luce
nel solleone dell’estate imminente,
nelle fumate dell’autunno.
Andremo sul greto d’un fiume,
palpebre dischiuderanno intriganti
occhi nocciola di stella.
Sul lungofiume dalle labbra umide
sognando la tua pelle ramata
svanisce ogni assedio di pena.